Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(14-07-06) Nemici del cuore minacciano il rene



Quando si parla d?ipertensione, di sovrappeso, di diabete, d?iperlipidemia tutti sanno dove si vuole andare a parare, cio? al rischio di cardiopatie, principali responsabili delle morti per malattia . Ma c?? un altro organo oltre al cuore (l?ipertensione ? anche il primo fattore di ictus cerebrale, esclusa l?et? avanzata) che corre un pericolo strettamente connesso e sottovalutato anche perch? ?sommerso?: il rene. Il problema delle malattie renali legate a fattori dello stile di vita e anche per questo, oltre che per l?invecchiamento della popolazione, in crescita in tutti paesi occidentali, ? allarmante, tanto che quest?anno ? stata indetta, il 9 marzo scorso, la prima Giornata mondiale del rene, per sensibilizzare soprattutto sulla prevenzione. Un obiettivo rilanciato nell?occasione dalla Societ? Italiana di Nefrologia (SIN), con varie inziative tra le quali controlli gratuiti in ambulatori nefrologici, e sottolineato nel Congresso annuale della SIN appena svoltosi a Roma. Di base ci sono dati epidemiologici, sanitari ed economici preoccupanti. Nel mondo l?8% della popolazione ha malattie renali (solo in Europa 40 milioni) e sono almeno 1,5 milioni i malati in dialisi; in Italia ci sono 53.000 nefropatici cronici in dialisi e 16.500 gi? sottoposti a trapianto renale (1.660 nel 2005, con 8.800 in lista d?attesa), ma circa 4 milioni di persone, tra cui ipertesi e diabetici, rischiano di sviluppare in futuro una nefropatia. I 70.000 tra dializzati e trapiantati costano al SSN 2,5 miliardi di euro, che diventano 6 con altre terapie e nuove diagnosi, cio? il 3% del totale.

Sotto accusa la ?sindrome metabolica?
Un andamento complessivo destinato a peggiorare senza la prevenzione perch? oltre all?et? media sono in aumento le sue cause, che sono quelle che danneggiano il sistema cardiocircolatorio: infatti nel rene, che agisce come filtro del sangue, ci sono unit? funzionali dette nefroni, contenenti i glomeruli, strutture di capillari sanguigni avvolti su stessi e in stretta contiguit? con tubuli renali che sfociano poi in collettori e da qui si arriva all?uretere. Alterazioni o patologie come ipertensione e diabete che coinvolgono cuore e vasi finiscono cos? spesso per danneggiare anche il rene. ?Nel nostro Registro dialisi e trapianti? dice Carmine Zoccali, neopresidente SIN ?La prevalenza delle insufficienze renali nelle persone con malattie circolatorie e metaboliche ? infatti circa il 60%, mentre nei nefropatici cronici c?? un?alta mortalit? per cause cardiovascolari. Un rischio crescente, causa dell?incremento delle nefropatie croniche, ? soprattutto la sindrome metabolica, una condizione sempre pi? diffusa associata al rischio di diabete tipo 2 con presenza di almeno due tra queste alterazioni: pressione arteriosa > 130-85 mm Hg, trigliceridi >150 mg/dl e/o colesterolo HDL (?buono?) <40-50, obesit? centrale (girovita >88 cm nelle donne e 102 negli uomini), microalbuminuria (proteine sieriche nelle urine oltre i 20 mcg/minuto, per danno renale), glicemia a digiuno> 120 mg/dl?.

Necessari prevenzione e controlli
Che fare dunque per evitare il rischio rene? A monte prevenire l?obesit? e ipertensione, dislipidemia, diabete tipo 2 (condizioni che molte persone non sanno neanche di avere), sia correggendo le solite abitudini sbagliate (leggi alimentazione ipercalorica, troppi grassi, zuccheri e proteine animali, abuso di alcol, sedentariet?, eccesso di stress, ecc.), sia sottoponendosi a periodici controlli e seguendo i trattamenti prescritti. Poi, nello specifico ?quattro semplici indagini da eseguire? spiega Paolo Schena, past-president SIN ?sono la misura della pressione arteriosa almeno una volta all?anno, l?esame delle urine con l?albuminuria, se questo ? positivo il dosaggio della creatinina ematica, e l?ecografia renale. Variazioni anche piccole dei valori indicano gi? danni subclinici e vanno normalizate. Dovrebbe sottoporsi alle analisi soprattutto chi ? pi? a rischio, ultra 60enni, ipertesi, diabetici, obesi, persone con storia familiare di nefropatia. Il rene non d? una sintomatologia diretta; in presenza per esempio di necessit? di urinare di notte, sangue nelle urine, ipertensione, profonda stanchezza, pallore, nausea e vomito, gambe e mani gonfie, prurito, perdita di appetito, ? meglio rivolgersi al medico per indagare?.

Elettra Vecchia

47? Congresso annuale della Societ? Italiana di Nefrologia (SIN), Roma, 24-27 maggio 2006
Fonte: Dica33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili