(12-01-13) In Veneto via libera al metodo Zamboni
Pochi giorni fa, con una delibera, la Regione Veneto ha dato il via alla sperimentazione del metodo Zamboni sui pazienti di sclerosi multipla. L'ospedale Sant'Antonio di Padova ? diventato ?struttura di riferimento regionale per la diagnostica e il trattamento correttivo endovascolare in pazienti con sclerosi multipla?. L'?qu?pe medica del Sant'Antonio, coordinata da Giampiero Avruscio, primario di Angiologia, ha avuto il via libera per il ?metodo Zamboni?. A sentire Sergio Dalla Verde, presidente della Fondazione SMuovilavita onlus, una delle associazioni pi? attive per la ricerca sulla sclerosi multipla, sarebbero tanti gli ammalati di sclerosi multipla che, dopo un'angioplastica per liberare le vene occluse di testa e torace, hanno cambiato vita.
Ipotesi innovativa che per? non convince tutta la comunit? scientifica, soprattutto il fronte dei neurologi. E non ha ancora il via libera del Ministero della Salute per diventare intervento di routine all'interno della sanit? pubblica. Il Ministero ha delegato alle Regioni sperimentazioni per acquisire dati e trarre conclusioni. L'Ulss 16 di Padova con l'?quipe di Avruscio potr? fare gli interventi di ?disostruzione delle vene extracraniche nel trattamento della sclerosi multipla?, attraverso un'angioplastica venosa con catetere o palloncino (PTA) di vene occluse o malformate di testa e torace. Oltre l'?quipe di Zamboni nell'Ospedale sant'Anna di Ferrara e un'altra sperimentazione all'ospedale di Catania, l'intervento ? fatto solo privatamente, sia in Italia che all'estero.
Fonte: edott.it
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