(26-01-13) Mangiare mediterraneo contribuisce a ridurre la frequenza cardiaca
Una frequenza cardiaca elevata ? stata messa in relazione con un aumento della
mortalit? cardiovascolare e per tutte le cause. Ora, una indagine cross-
sectional della Clinica dell?Universit? di Navarra in Spagna, condotta su
15.863 partecipanti allo Studio SUN, ? uno studio prospettico dinamico partito
nel 2000, nel quale i partecipanti sono valutati ogni due anni, ? ha indagato
gli effetti di un?alimentazione di tipo mediterraneo sulla frequenza cardiaca.
L?aderenza alla Dieta Mediterranea, misurata su una scala Med-score a 9 punti
(Trichopoulou A, 2003), ? risultata inversamente correlata con la frequenza
cardiaca, sia pure in misura limitata. I soggetti con aderenza pi? elevata
(punteggio Med-score da 7 a 9) avevano una frequenza di 2,2 bpm inferiore dei
soggetti con aderenza minore (punteggio Med-score da 0 a 2) (95% CI 1.4-3.1).
Lo studio SUN aveva gi? mostrato che i livelli di pressione arteriosa sono
inversamente associati alla quantit? di frutta e verdura assunta, e associati
direttamente a una riduzione del rischio di morte prematura, in misura del 42%
per un?aderenza moderata (HR= 0.58; 95% CI: 0.34, 0.99; P = 0.05), e del 62%
per un?aderenza elevata (HR=0.38; 95% CI: 0.21, 0.70; P=0.002). (Burgo C, 2012)
Fonte: Garc?a-L?pez M, Mart?nez-Gonz?lez M, Basterra-Gortari F et al. Adherence to
the Mediterranean dietary pattern and heart rate in the SUN project Eur J Prev
Cardiol. 2012 Nov 9.
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