(26-01-13) Screening ca mammario: riduzione marginale dei casi avanzati
Nonostante un sostanziale aumento del numero di casi riconosciuti di cancro
mammario in stadio precoce, lo screening mammografico ha solo marginalmente
ridotto il tasso delle donne che si presentano con neoplasie avanzate. Il
disequilibrio fa ritenere che vi sia una sostanziale sovradiagnosi ? pari a
circa un terzo di tutti i nuovi casi diagnosticati ? e solo un minimo effetto
sul tasso di mortalit? da cancro mammario. ? questo il bilancio di tre decadi
di screening mammografico negli Stati Uniti offerto da Archie Bleyer,
dell'universit? del Texas a Houston, e da H. Gilbert Welch, della School of
Medicine at Dartmouth, i quali hanno analizzato i dati relativi ai trend di
incidenza del tumore del seno in fase precoce (carcinoma duttale in situ e
malattia localizzata) e cancro mammario in stadio tardivo (malattia regionale e
a distanza) in donne di et? ≥40, dal 1976 al 2008. L'introduzione dello
screening mammografico in Usa si ? associata a un raddoppio del numero di casi
di ca mammario precoce diagnosticati ogni anno, da 112 a 234 casi per 100mila
donne: un aumento assoluto di 122 casi per 100mila donne. Allo stesso tempo, il
tasso con cui le donne si presentavano con tumori in fase avanzata era
diminuito dell'8%, passando da 102 a 94 casi per 100mila donne, con una
riduzione assoluta di 8 casi per 100mila donne. Considerando un costante carico
di malattia sottostante, era atteso che solo 8 dei 122 cancri aggiuntivi
diagnosticati in fase precoce progredissero a malattia avanzata. Dopo aver
escluso l'aumento transitorio di incidenza associato all'ormonoterapia
sostitutiva e avendo applicato correzioni per l'incidenza del ca mammario nelle
donne di et? inferiore ai 40 anni, gli autori hanno stimato in 1,3 milioni il
numero di donne colpite ? negli ultimi 30 anni - da sovradiagnosi, ovvero di
riconoscimento allo screening di tumori che non avrebbero mai portato a sintomi
clinici. Solo nel 2008, lo stesso problema avrebbe riguardato oltre 70.000
donne, per una quota pari al 31% di tutti i cancri mammari diagnosticati.
Fonti:
N Engl J Med, 2012; 367(21):1998-2005
doctornews33
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