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Le ricerche di Gerona 2005

(12-02-13) Studio, 33% bebe' si sveglia di notte, meglio lasciarli in culla


Roma, 3 gen. (Adnkronos Salute) - Il dilemma di ogni neo-genitore: lasciare il beb? piangere nel lettino, quando si risveglia nel cuore della notte, o prenderlo in braccio per cullarlo e farlo riaddormentare? Scuole diverse di pensiero si alternano e ora un studio degli psicologi della Temple University (Usa) guidati da Marsha Weinraub, pubblicato su 'Developmental Psychology', offre ai genitori nuovi dati scientifici utili per prendere questa decisione. Sostenendo in ogni caso l'idea che nella maggior parte dei casi ? meglio lasciare i bambini in culla e farli riaddormentare da soli.
Per lo studio, l'esperta e i suoi colleghi hanno analizzato i modelli di risveglio notturno in un gruppo di 1.200 piccoli fra i 6 e i 36 mesi. "Se li si studia quando dormono - evidenzia la psicologa esperta dello sviluppo infantile e delle relazioni genitori-figli - si nota che tutti i bambini, come tutti gli adulti, passano attraverso diversi cicli di sonno ogni ora e mezza-due, in cui si svegliano per poi riaddormentarsi. Solo alcuni di loro piangono in questo momento di passaggio". Gli studiosi hanno chiesto ai genitori di riferire dettagli sul risveglio dei loro figli di 6, 15, 24 e 36 mesi. Si ? scoperto che, dai sei mesi di et?, il 66% dei piccoli non si risveglia o lo fa solo una volta alla settimana. Mentre il 33% si sveglia almeno sette notti alla settimana a sei mesi, scendendo a due notti a 15 mesi e a una notte alla settimana a 24 mesi di et?.
Tra i bambini che che dormono 'a tratti', la maggior parte ? risultato essere maschio. Collegato con questa abitudine temuta da mamme e pap? assonnati, anche un punteggio pi? alto nella scala di valutazione del temperamento riguardante tratti come irritabilit? e distraibilit?. Questi bambini hanno infine anche pi? probabilit? di essere allattati al seno e le madri sono pi? spesso depresse ma hanno anche una maggior sensibilit? materna.
I risultati suggeriscono un paio di elementi importanti, dice Weinraub. Il primo ? che i fattori genetici, come quelli che possono influire sul temperamento, appaiono implicati anche nei problemi di sonno. Un altro aspetto ? che ? importante per i bambini imparare ad addormentarsi da soli. "Quando le madri entrano in sintonia con questi risvegli notturni e/o un bambino ha l'abitudine di addormentarsi durante l'allattamento - esemplifica la studiosa - allora il beb? non sar? in grado di auto-tranquillizzarsi e riaddormentarsi autonomamente".
Per la ricercatrice, infine, dovrebbe essere indagato meglio il collegamento fra la depressione materna e i risvegli del bimbo. Da un lato, infatti, ? possibile che le madri siano gi? depresse durante la gravidanza e che questo 'male di vivere' prenatale incida sullo sviluppo neurale e sui risvegli del piccolo. Al contrario, ? importante riconoscere che la privazione del sonno pu?, naturalmente, aggravare la depressione materna. "Il miglior consiglio - conclude la psicologa - ? quello di mettere i bambini a letto sempre alla stessa ora, ogni notte, permettendo loro di addormentarsi da soli e resistendo alla tentazione di rispondere subito al risveglio".

Fonte: Quotivadis

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