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Le ricerche di Gerona 2005

(01-03-13) Disturbi cardiaci associati al mild cognitive impairment


Le patologie cardiache sembrano costituire un fattore di rischio per il declino cognitivo lieve ? il cosiddetto mild cognitive impairment - non amnesico (naMci), soprattutto nelle donne

Le patologie cardiache sembrano costituire un fattore di rischio per il declino cognitivo lieve ? il cosiddetto mild cognitive impairment - non amnesico (naMci), soprattutto nelle donne. Infatti, al contrario di quello amnesico (aMci) che sembra progredire in demenza di Alzheimer, il naMci pu? portare a demenza vascolare, non Alzheimer. Il che suggerisce che i fattori di rischio e i disturbi cardiaci possono essere associati a questo disturbo cognitivo. Per dimostrare questa associazione, prima d'ora mai verificata, Rosebud Roberts della Mayo Clinic di Rochester in Minnesota, e i suoi colleghi, hanno condotto uno studio prospettico, su una coorte di 2.719 partecipanti, di et? compresa tra i 70 e gli 89 anni, seguiti in media con 4 anni di follow-up. La valutazione di mild cognitive impairment (Mci), aMci, e naMci, ? stata effettuata ogni 15 mesi con una scala clinica di valutazione di demenza (Clinical dementia rating), e test neuropsicologici. Mentre i disturbi cardiaci sono stati registrati sulla base delle cartelle cliniche dei pazienti. Su un totale di 1.450 partecipanti senza Mci o demenza al momento dell'arruolamento, 366 hanno in seguito sviluppato Mci. ? stata riscontrata un'associazione significativa tra i disturbi cardiaci e la naMci (hazard ratio 1,77 [95% CI, 1,16-2,72]), che varia, per?, a seconda del sesso. I disturbi cardiaci infatti sono un fattore di rischio significativo per la naMci, per le donne (hazard ratio 3,07, [95% CI, 1.58-5.99]) ma non per gli uomini (hazard ratio 1,16 [95% CI, 0,68-1,99]). Nessuna associazione, inoltre, ? stata invece riscontrata tra patologie cardiache e MCI o aMci, a conferma dell'ipotesi iniziale. ?Questi risultati suggeriscono che le patologie cardiache sono un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo della naMci? spiegano gli autori del lavoro, ?nelle persone anziane e in particolare nelle donne. La prevenzione e la gestione dei disturbi cardiaci e dei fattori di rischio vascolare possono quindi ridurre il rischio di sviluppare nel tempo un disturbo cognitivo lieve non amnesico?.

Fonte: JAMA Neurol. 2013;():1-9.


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