(06-03-13) Livelli di colesterolo HDL elevati per cause genetiche proteggono dall'IM?
Tipo di articolo: PRIMARY
Dal The Lancet. 2012; doi:10.1016/S0140-6736(12)60312-2.
" Uno studio a randomizzazione mendeliana non evidenzia alcun nesso causale "
Uno studio a randomizzazione mendeliana non evidenzia alcun nesso causale
Contesto
Livelli elevati di colesterolo HDL nel plasma sono associati a un rischio minore di infarto del miocardio; non ? tuttavia chiaro se tale associazione sia causale oppure no. Sfruttando il fatto che i genotipi vengono assegnati casualmente durante la meiosi, che sono indipendenti da fattori di confusione non genetici e non sono modificati dal processo patologico, la randomizzazione mendeliana pu? essere utilizzata per valutare l'ipotesi che l'associazione tra un marcatore biologico rilevato nel plasma e la malattia sia causale.
Metodi
Abbiamo realizzato due analisi mediante randomizzazione mendeliana. Nella prima analisi abbiamo utilizzato come strumento un polimorfismo a singolo nucleotide (SNP) nel gene della lipasi endoteliale (LIPG Asn396Ser) e abbiamo testato questo SNP in 20 studi (20.913 casi di infarto del miocardio, 95.407 controlli). Nella seconda abbiamo utilizzato come strumento un punteggio genetico formato da 14 SNP comuni associati solamente al colesterolo HDL e abbiamo testato questo punteggio in 12.482 casi di infarto del miocardio e 41.331 controlli. Come controllo positivo abbiamo testato un punteggio genetico di 13 SNP comuni associati solamente al colesterolo LDL.
Risultati
I portatori dell'allele 396Ser del gene LIPG (frequenza del 2,6%) avevano livelli di colesterolo HDL pi? elevati (0,14 mmol/L o superiori, p = 8 ? 10-13 ) rispetto ai non portatori, ma presentavano livelli simili di altri fattori di rischio (lipidici o non lipidici) per l'infarto del miocardio. Si ritiene che questa differenza dei livelli di colesterolo HDL dovrebbe far diminuire il rischio di infarto del miocardio del 13% (odds ratio [OR] 0,87, CI al 95% 0,84-0,91). Abbiamo tuttavia osservato che l'allele 396Ser non era associato al rischio di infarto del miocardio (OR 0,99, CI al 95% 0,88-1,11, p = 0,85). Da studi epidemiologici osservazionali l'aumento di 1 DS nei livelli di colesterolo HDL era associato a un minore rischio di infarto del miocardio (OR 0,62, CI al 95% 0,58-0,66). Tuttavia, l'aumento di 1 DS nei livelli di colesterolo HDL dovuto al punteggio genetico non ? risultato associato al rischio di infarto del miocardio (OR 0,93, CI al 95% 0,68-1,26, p = 0,63). Per il colesterolo LDL la stima ottenuta dagli studi epidemiologici osservazionali (l'aumento di 1 DS nei livelli di colesterolo LDL associato con OR 1,54, CI al 95% 1,45-1,63) era in linea con quello ottenuto dal punteggio genetico (OR 2,13, CI al 95% 1,69-2,69, p = 2 ? 10-10 ).
Interpretazione
Alcuni meccanismi che innalzano i livelli di colesterolo HDL nel plasma non sembrano ridurre il rischio di infarto del miocardio. Questi dati mettono in discussione l'idea che un aumento dei livelli di colesterolo HDL nel plasma si traduca automaticamente in una diminuzione del rischio di infarto del miocardio.
Fonti:
Univadis 04/02/2013
Voight BF, Peloso GM, Orho-Melander M, et al. Plasma HDL cholesterol and risk of myocardial infarction: a mendelian randomisation study. The Lancet. 2012; doi:10.1016/S0140-6736(12)60312-2.
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