(12-03-13) Cnr, da molecola the' verde speranza contro sindrome Down
Roma, 15 feb. (Adnkronos Salute) - Sono trascorsi pi? di 50 anni dall'individuazione della causa genetica della sindrome di Down, ovvero la presenza di una terza copia del cromosoma 21. Ma i meccanismi molecolari mediante i quali tale alterazione produce il quadro clinico della malattia sono ancora poco chiari. Di certo, nei pazienti aumenta lo stress ossidativo ed ? compromessa la funzionalit? mitocondriale, fattori importanti del deficit cognitivo associato a questa sindrome. ? per? possibile migliorare questo deficit con una molecola di origine naturale della famiglia dei polifenoli, estratta dal th? verde: l'epigallocatechina-3-gallato (Egcg). Lo dimostra uno studio condotto da ricercatori dell'Istituto di biomembrane e bioenergetica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibbe-Cnr) di Bari. I risultati della ricerca sono pubblicati su 'Biochimica et Biophysica Acta-Molecular Basis of Disease'.
"Trattando con Egcg cellule della pelle (fibroblasti) e del sangue (linfoblastoidi, derivati dei linfociti), ottenute da soggetti Down in diverse fasi di sviluppo - spiega Daniela Valenti ricercatore dell'Ibbe-Cnr - abbiamo osservato una riattivazione funzionale dei complessi respiratori mitocondriali, un incremento della produzione da parte dei mitocondri di adenosina trifosfato, cio? la principale fonte di energia cellulare, una diminuzione dei livelli di specie reattive dell'ossigeno e un aumento del numero dei mitocondri. Si tratta di effetti molti significativi, poich? i mitocondri rappresentano la centrale energetica della cellula e la loro corretta funzionalit? ? fondamentale per lo svolgimento di innumerevoli processi cellulari. Inoltre, l'alterata funzionalit? mitocondriale nei pazienti sembra essere una delle cause determinanti del deficit intellettivo e della neuro-degenerazione precoce".
Lo studio su questa molecola naturale - realizzato dell'Ibbe-Cnr in collaborazione con i dipartimenti di Scienze mediche di base, neuroscienze e organi di senso dell'Universit? di Bari, di Clinica e medicina sperimentale dell'Universit? di Pisa e di Pediatria dell'Universit? di Napoli Federico II - potr? essere utile "nell'attenuare l'insorgenza di alcune gravi manifestazioni cliniche della sindrome, aiutando a migliorare le condizioni di vita dei pazienti", aggiunge Rosa Anna Vacca ricercatrice dello stesso Istituto e mamma di un bambino Down. "? la prima volta - assicura - che si ottengono risultati omogenei ad ampio spettro utilizzando sui mitocondri una molecola con propriet? antiossidanti. Tra l'altro, l'Egcg ? disponibile in commercio, nota per le sue propriet? antitumorali e antinfiammatorie ed ? gi? testata sull'uomo. Questi risultati costituiscono una valida piattaforma sperimentale e teorica per applicazioni cliniche e propongono l'Egcg come possibile candidato per il trattamento di questa patologia. Nel futuro ci proponiamo di analizzare le performance bioenergetiche su modello animale per poi passare alla fase clinica".
Fonte: Quotivadis
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