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Le ricerche di Gerona 2005

(19-03-13) Vita 'fuori orario' pericolosa, piu' rischi obesita' e diabete




(Adnkronos Salute) - La vita 'fuori orario'? E' una vita pericolosa. E' il monito di un team di scienziati. Destinatari: i 'senza regole' in generale, quelli che sono insofferenti alle lancette dell'orologio, che lavorano fino a tardi o mangiano quando capita incuranti del ciclo dei pasti. Persone che, secondo i ricercatori della statunitense Vanderbilt University, corrono reali rischi per la salute, tra cui quello di sviluppare sindrome metabolica, obesit? e diabete.


In un lavoro pubblicato su Current Biology, gli esperti riportano nuovi elementi di prova a conferma della dura legge dei ritmi circadiani inviolabili. Il team Usa ha osservato che non conta solo quello che i topi protagonisti dello studio (e per estensione le persone) mangiano, ma anche quando lo mangiano. E questo perch? l'azione dell'insulina sale e scende nell'arco delle 24 ore. In pi? i topi incapaci di stare nei tempi per un motivo o un altro si bloccano in una modalit? di insulino-resistenza e mostrano inclinazione all'obesit?. "Le 'impostazioni' metaboliche cambiano in funzione del momento della giornata", spiega Carl Johnson della Vanderbilt University.
Il suo team ha misurato accuratamente l'insulina nei topi a diverse ore del giorno rilevando uno schema regolare. I topi normali diventano resistenti all'insulina durante il giorno quando gli animali notturni stanno dormendo. Ma i roditori incapaci di rispettare gli orari, o per via di un difetto genetico o per la costante esposizione alla luce, perdono questo ritmo. E guadagnano pi? peso con un'alimentazione ad alto contenuto di grassi.
Che le risposte all'insulina varino nel corso della giornata ha un senso, riflettono gli autori dello studio, anche se non nel modo in cui gli scienziati perlopi? pensano. L'evoluzione, osserva il team, favorir? dunque organismi capaci di una risposta ottimale all'ambiente circostante, che si muove in modo ritmico.
L'azione dell'insulina e il metabolismo degli zuccheri nel sangue sono legati al momento della giornata e ai meccanismi interni che tengono traccia del tempo. Purtroppo, rilevano gli esperti, rispettare i ritmi ? comunque difficile per noi umani, che viviamo nel comfort delle case, dove le luci si accendono allo scatto di un interruttore e il cibo ? abbondante.
L'ultima riflessione dei ricercatori segna un punto in favore della dieta mediterranea. "Con il pasto principale al centro della giornata ? probabilmente la pi? sana", dice Johnson. Il suggerimento ? poi quello di mangiare una cena leggera ed evitare gli spuntini di mezzanotte. Le diete che limitano solo l'arco di tempo in cui la gente deve mangiare sicuramente non invertiranno l'epidemia di obesit? ma potrebbero essere


Fonte: univadis.it


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