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Le ricerche di Gerona 2005

(02-08-2017) Bpco, con alterazioni strutturali la composizione del microbioma polmonare varia



Nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) grave le modifiche strutturali a carico dei polmoni si associano ad alterazioni batteriche che possono indurre interazioni anomale tra microbioma e sistema immunitario. Ecco, in sintesi, quanto emerge da uno studio pubblicato su Plos One, prima autrice Marion Engel dell'Unità di ricerca per l'analisi comparativa del microbioma, Helmholtz Zentrum München, Neuherberg, in Germania. «Per decenni abbiamo pensato che i polmoni sani fossero privi di microbi grazie all'azione della clearance mucociliare da un lato e dell'immunità cellulare e umorale dall'altro, e che il microbioma batterico osservato nel polmone di individui con malattie come la Bpco risultasse dal malfunzionamento di questi meccanismi, alterati dal fumo di sigaretta» esordisce la ricercatrice, che assieme ai colleghi ha verificato se il rimodellamento polmonare, quantificato dalla tomografia assiale (CT), fosse associato a modifiche del microbioma residente nell'albero respiratorio.

«A tale scopo una serie di campioni di epitelio polmonare provenienti da 16 pazienti affetti da Bpco a differenti livelli di gravità sono stati confrontati con quelli di 9 soggetti sani» scrivono gli autori, che a conti fatti hanno scoperto che la composizione del microbioma dei pazienti con Bpco grave e alterazioni strutturali, tra cui l'enfisema, visibili alla CT era diversa dalla quella osservata negli individui con Bpco moderata e nei soggetti sani. A fare la differenza è stata l'abbondanza nei controlli sani e nei pazienti con malattia moderata di ceppi di Prevotella, un batterio con attività protettiva spesso presente anche nel microbioma intestinale, e di Streptococco nei casi di Bpco grave con alterazioni strutturali. «Questi risultati indicano che in alcuni sottotipi di Bpco si verificano cambiamenti nel microbioma polmonare in grado di promuovere un aumento di batteri potenzialmente patogeni» precisaEngel. E conclude: «Dopo le necessarie conferme queste osservazioni potrebbero essere utili in medicina personalizzata; in altri termini, per capire se somministrare antibiotici o glucocorticoidi sarebbe opportuno verificare eventuali modifiche del microbioma nei diversi sottotipi di Bpco».
PLoS One. 2017. doi: 10.1371/journal.pone.0180859

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28704452
Fonte: doctornews33

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