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Le ricerche di Gerona 2005

(16-09-2017) Il cioccolato, consumato regolarmente a dosi moderate, riduce in entrambi i sessi, dopo i 50 anni, il rischio di fibrillazione atriale




Mostofsky E, Berg Johansen M, Tjønneland A, Chahal HS, Mittleman MA, Overvad K.
Heart. 2017 May 23. pii: heartjnl-2016-310357. doi: 10.1136/heartjnl-2016-310357. [Epub ahead of print]
Il cioccolato si conferma ricco di effetti favorevoli sul cuore. Un consumo regolare di cioccolato (con un contenuto di cacao almeno del 30%), infatti, sembra associato a un ridotto rischio di fibrillazione atriale, sia tra gli uomini e sia tra le donne. Questa aritmia, la più diffusa nella popolazione, è a sua volta un noto moltiplicatore del rischio di ictus, declino cognitivo, demenza, scompenso e mortalità.
L’ulteriore dimostrazione del potenziale benefico del cioccolato emerge dal Danish Diet, Cancer and Health Study, che ha coinvolto 55.502 danesi, uomini e donne di età compresa tra 50 e 64 anni all’avvio della ricerca, seguiti poi per una media di 13,5 anni. L’alimentazione di ognuno è stata valutata con un questionario che segnalava la frequenza di assunzione di 192 alimenti, compresa tra “mai” e “4-5 volte al giorno”. Nel caso del coccolato, l’analisi ha valutato 5 gruppi di consumo, da “meno di una volta al mese” a “una o più volte al giorno”, basata sull’assunzione di 30 g di cioccolato anche al latte, purché contenente, come si ricordava, il 30% almeno di cacao.
Al termine del periodo di osservazione, i ricercatori hanno constatato che, rispetto ai livelli di consumo inferiori a una volta al mese, tutte le frequenze di consumo superiori risultavano protettive nei confronti del rischio di fibrillazione atriale: considerando l’intero campione, la protezione maggiore emergeva per consumi compresi tra 2 e 6 porzioni a settimana, con una riduzione del rischio dell’ordine del 20-25% circa. I risultati non cambiavano neppure tra i soggetti ipertesi, o con una malattia cardiovascolare, né per chi consumava regolarmente altre fonti di caffeina, come tè, caffè e bevande a base di cola.
Gli Autori ricordano che il miglioramento più consistente in termini di funzione endoteliale, lipidemia, insulino-resistenza, riduzione della fibrosi e rimodellamento della parete atriale si osservano in genere con il consumo di cioccolato amaro (in Europa può essere etichettato come “fondente” un cioccolato con almeno il 45% di cacao), ricco di magnesio (antipertensivo) e flavonoidi. Il cioccolato amaro ha anche un maggior potere saziante e riduce il desiderio di dolce, con un impatto positivo anche sull’apporto calorico complessivo.

Fonte: nutritionfoundationofitaly

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